U SCRUSCIU DU MARI
100 ANNI CON CAMILLERI
Durante un'intervista un giornalista chiese al Maestro Camilleri “COSA LE MANCA DELLA SICILIA?” “U SCRUSCIU DU MARI”, fu la sua indimenticabile risposta.
U Scrusciu du Mari non è un rumore. Il rumore è qualcosa che disturba il silenzio, a cui si attribuisce di norma un’accezione negativa. Il rumore è inteso come un suono non musicale, fastidioso, sgradevole, in alcuni casi addirittura fastidioso.
U scrusciu du mari non è un semplice suono. Sebbene dal punto di vista scientifico il suono è un fenomeno prodotto dalle vibrazioni di un corpo che si trasmettono attraverso l’aria, ma anche attraverso l’acqua o un solido, e l’oscillare proprio delle onde del mare determina effettivamente vibrazioni acustiche percepibili dal nostro orecchio.
U scrusciu du mari non è nemmeno musica perché non è una ideazione di successioni strutturate di suoni semplici e complessi, non ha alcuna identificazione storica né antropologica, non è espressione artistica di un linguaggio culturale identificativo, ed è lo stesso a qualsiasi longitudine e latitudine.
In effetti per chi non vive il mare, questa domanda potrebbe creare confusione. Potresti credere che “U scrusciu du mari” sia il “rumore” del mare, il “suono” del mare, la “musica” del mare…
U scrusciu du mari non si ascolta, non si sente, ma si vive! E’ uno stato di coscienza e di consapevolezza, un afflato affettivo unico. U scrusciu du mari ti arriva provocando una sensazione da cui scaturisce un sentimento unico; è molto di più di una percezione uditiva e di una superficiale impressione sensoriale, non deve e non può limitarsi ad essere analizzato e scomposto nelle sue qualità per poi darne un giudizio, ma va interiorizzato e vissuto profondamente.
U scrusciu du mari è la sicilianitudine. È un sentimento difficile da spiegare con le parole, soltanto un siciliano amante della Sicilia lo comprende, perché gli scorre nelle vene.
U scrusciu du mari è il sentimento di chi ama il mare e la Sicilia. È qualcosa di ancestralmente primordiale, è la voce della vita.
U scrusciu du mari di una qualunque e silenziosa spiaggia ci permette di riscoprire il nostro battito e il nostro respiro. Quella percezione, inizialmente soltanto sonora, comincia a divenire relazione; attraverso primitive intuizioni sensoriali; è la voce di ogni genesi e cosmogonia, in qualunque chiave di lettura sia essa scientifica, religiosa o filosofica. E se la Vita è nata in acqua, dal movimento delle onde del mare scaturisce un moto perpetuo, un oscillare perenne, un’energia eterna che trasmette quotidiana forza e determinazione, anche nei momenti di calma apparente.
U scrusciu du mari è come la voce della mamma, che ci accompagna per tutta la vita. Così come si sviluppa un legame affettivo unico, tra il bambino e la propria madre, e nasce la prima e fondamentale relazione tra il sé e l’altro, grazie a u scrusciu du mari rinasce in noi la relazione intima con il nostro essere più profondo. Questo è u scrusciu du mari: il legame affettivo indissolubile con il mare e con la propria terra e quindi con sé stessi, con le proprie vicende personali affettive, con la propria identità personale e culturale. U scrusciu du mari è una carezza, un abbraccio, un bacio, un sentimento. Un sentimento che carezza l’anima, una accettazione, una conferma di amore e di protezione, una rassicurazione, la base per una connessione insostituibile verso il mondo.


