100 ANNI CON CAMILLERI
Che cosa straordinaria possono essere i libri. Ti fanno vedere posti in cui agli uomini succedono cose meravigliose.
Andrea Camilleri
Il 6 settembre 2025 ricorre il centenario della nascita del Maestro Andrea Camilleri, uno dei maggiori scrittori italiani a cavallo tra i due millenni e sicuramente tra i più amati dai lettori.
La sua voce inconfondibile con il suo particolarissimo accento siciliano continua ancor oggi a farsi sentire attraverso innumerevoli pagine che ha scritto nel corso di una carriera senza eguali, dando vita a una lunghissima serie di personaggi e raccontando tantissime storie, tra cui la più conosciuta è senza dubbio quella dedicata al celebre Commissario Montalbano.
L’Associazione Fondo Andrea Camilleri ETS ha predisposto un articolato programma di attività che si svolgeranno nel 2025 e nel 2026.
Mostre, convegni, proiezioni, seminari, letture, spettacoli teatrali e musicali celebreranno il Maestro Camilleri e la sua arte multiforme che ha toccato il teatro, la regia televisiva e solo la narrativa con numerosi libri, storie e la serie di romanzi sul Commissario Montalbano, che è diventato una celebre serie televisiva.
La Rai, per la quale Camilleri lavorò a lungo, lo ricorderà il 6 settembre con la presentazione in prima serata su Rai Uno del film-documentario “Camilleri 100” di Francesco Zippel. L'anteprima del film, coprodotto con Rai Documentari, avverrà il 5 settembre presso il Teatro Antico di Taormina a cura di Gianna Fratta, direttrice artistica della Fondazione Taormina Arte, e di Felice Laudadio, presidente del Comitato nazionale Camilleri 100. Dal 31 agosto al 6 settembre si svolgerà la proiezione dei 37 episodi del “Commissario Montalbano” interpretato da Luca Zingaretti e dei 12 del “Giovane Montalbano” interpretato da Michele Riondino.
Sempre il 5 settembre il Teatro Antico ospiterà il concerto dal titolo “Zara Zabara” con 12 canzoni in onore di Montalbano composte e interpretate dalla cantautrice siciliana Olivia Sellerio. Il 6 settembre Sonia Bergamasco, Donatella Finocchiaro, Alessio Boni e Massimo Venturiello celebreranno il centenario di Camilleri al Teatro Antico con la lettura di numerosi brani tratti dalle sue opere insieme al Maestro Franco Piersanti – il compositore delle musiche del Commissario Montalbano – che le eseguirà dirigendo l'Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina.
La fama di Camilleri è esplosa grazie alla trasposizione televisiva e alla risonanza dei film ad essa ispirati, delle avventure e dei romanzi del Commissario Montalbano, interpretato da Luca Zingaretti e nella versione giovanile da Michele Riondino. Particolari e molto apprezzate anche le colonne sonore dei diversi film. Molte puntate hanno tenuto incollati alla televisione milioni di italiani di tutte le generazioni. Uno strepitoso successo per Montalbano e per la nostra splendida Sicilia.
La peculiarità dei romanzi di Camilleri è l'uso di un particolare linguaggio commisto di italiano e di siciliano. Il linguaggio usato da Camilleri è un connubio equilibrato tra struttura in lingua italiana e termini dai vari dialetti siciliani comunemente parlati, in cui i termini dialettali assumono superiore qualità e ancora più potente risonanza di quelli italiani. Il particolare linguaggio di Camilleri ci permette di seguirlo in un viaggio letterario ma anche e soprattutto Culturale, dove nulla è lasciato al caso, dove ogni termine dialettale coglie una sfumatura unica e precisa, insostituibile e penetrante di un modo di essere e di vivere, di relazionarsi e di raccontarsi di tutta la storia intellettuale siciliana. Andrea Camilleri, con il suo particolarissimo modo di scrivere, riesce a dare vita a persone e non a personaggi, cogliendone l’intima “Sicilianeità”, presentando al mondo moderno e globalizzato, la Sicilia e i Siciliani e la loro anima antica ma non vecchia, ove scaturisce l’essenza potente di cuore, pensiero e volontà, in cui coscienza, sensibilità, passione, ma anche spiritualità e concretezza, convivono e trovano espressione attraverso una lingua propria, unica ed impareggiabile. Andrea Camilleri è passato alla storia, oltre che per le sue opere, per aver traghettato nel nuovo millennio, attraverso il dialetto siciliano e le sue inflessioni nei suoi romanzi, usi, costumi e tradizioni popolari di un tempo antico ma ancora tangibile rievocando con grande accuratezza la poesia della Sicilia quotidiana. Grazie a Camilleri in letteratura e successivamente in tv c’è stato un prima e un dopo. Su Rai Uno hanno trionfato le due serie del Commissario Montalbano toccando picchi di ascolto con 12 milioni di telespettatori, e verranno ancora una volta replicate nel prossimo autunno. Il fenomeno ha portato in Sicilia, in 20 anni di successo, un aumento del Pil del 2%.
Le mie nonne erano del 1925, coetanee di Camilleri. Attraverso la loro voce e i loro racconti ho conosciuto un pezzo di storia siciliana “vera”. Erano due donne povere, che hanno vissuto lottando contro la fame e l’ignoranza, ma la loro voce era voce limpida di gente forte e i loro ricordi in vecchiaia vivi e cristallini. Nei libri di Camilleri ritrovo i loro racconti, il loro modo di parlare non un dialetto qualunque ma una lingua vera e propria, con espressioni e termini particolari e ormai desueti che però mi suonano molto familiari. In quelle atmosfere sospese di un tempo che fu mi ritrovo perfettamente a mio agio, come succedeva in casa delle mie nonne.


